Con questo primo articolo inauguriamo la Rubrica dedicata a GLI EROI DEL WEST, grandi uomini e terribili banditi che hanno reso grande l’epoca della Frontiera. Come potremmo iniziare se non con Samuel Colt, l’uomo a cui dobbiamo il nome del nostro Live? Andiamo dunque a scoprire la sua storia.
Il mito di Samuel Colt è l’emblema del sogno Americano, eppure come ogni storia che si rispetti è piena di avvenimenti nefasti e false partenze.
E’ poco noto ma il giovane Samuel fu un ragazzo particolarmente problematico, a tal punto da farsi espellere dalla scuola dopo un incidente con dei giochi pirotecnici da lui stesso creati che misero a rischio le vite di molti.
Il padre, disperato, a 16 anni lo imbarcò su una nave diretta a Calcutta e questo evento punitivo sarà un momento di vera svolta per il giovane Samuel. Osservando la nave notò che la frizione permetteva al timone della nave di girare o in alternativa di rimanere fisso in una posizione: da questo il giovane Colt ipotizzò un modo di creare delle pistole che contenessero 6 proiettili. E’ storicamente documentato che realizzò persino un prototipo in legno da far fabbricare una volta tornato in patria.
Deciso a passare all’ industria delle armi, al suo ritorno Samuel Colt si dedicò ad una serie di performances itineranti con il gas esilarante, che gli servirono per finanziare la sua idea della revolver.
Nel 1836, recuperato il denaro, Colt ingaggiò una serie di armaioli esperti che gli permisero di mettere a punto la sua prima revolver, migliorando il sistema inventato 20 anni prima da Elisha Collier del tamburo rotante. Aveva solo 21 anni. Eppure nonostante l’idea brillante Colt non ebbe un contratto militare e quindi nel 1842 la fabbrica dovette chiudere per fallimento. Colt era sul baratro, colpito anche dalla tragedia familiare della morte del fratello in un incendio mentre scontava una pena per omicidio.
Tutto sembrava presagire la fine di Colt, che raccontando quegli anni era solito dire “non sapevo da dove sarebbero arrivati i soldi per il pasto successivo”. Ma nel 1846 gli USA entrarono in guerra con il Messico ed ecco che si palesò un’opportunità, il primo contratto militare. Le commissioni crebbero e permisero a Colt non solo di diventare uno degli imprenditori americani più di successo ma un vero e proprio pioniere dell’industria.
E’ poco noto ma mezzo secolo prima di Ford, Colt fu il primo a mettere in pratica la catena di montaggio: ciò permise alle sue fabbriche di produrre 150 pistole al giorno, abbassando I prezzi ed aumentando la produzione. Anche dal punto di vista sociale Samuel Colt fu un visionario: I suoi operai furono i primi nella storia ad avere giornate lavorative di 10 ore e 1 ora garantita per la pausa pranzo, oltre al fatto che avendo portato molti armaioli tedeschi dal vecchio continente Colt ebbe l’idea geniale di realizzare sulla sua proprietà una vera piccola utopia: I suoi impianti industriali erano dotati di case in stile sassone, giardini, scuole e svariati locali per lo svago dei suoi dipendenti.
Nonostante una vita piena di aneddoti interessanti, forse quello più sconvolgente è che Samuel Colt non ha mai potuto tenere in mano una .45, o come è meglio nota la Peacekeeper, la pistola che ha conquistato il West, in quanto tale capolavoro di ingegneria venne realizzato in serie dal 1873,quasi 10 anni dopo la morte di Colt stesso.