Parte due: Archetipi e Accessori
Nello scorso articolo abbiamo visto le regole generali per pensare e costruire un personaggio. Oggi cominciamo ad entrare nello specifico di alcune tipologie di personaggio, di alcuni archetipi, cercando di capire la regola generale riguardo cosa indossare e quali accessori scegliere. Buona lettura!
Il comando- uomo.
Come abbiamo detto la scorsa volta la prima cosa da fare è definire il Background.
Non vogliamo concentrarci su un’ambientazione in particolare così cerchiamo di tratteggiare alcune situazioni che possano esserci utili.
1. Nato con la camicia.
Il nostro personaggio è nato e cresciuto in una famiglia facoltosa di cui ha ereditato tutto il patrimonio che ora si trova a dover gestire senza disperderlo e possibilmente, cercando di farlo crescere.
La sua posizione gli impone di ragionare con la testa, di non lasciarsi andare alle emozioni e di intrattenere relazioni con il principale scopo di migliorare la sua condizione.
Volendo supporre che sia un uomo d’onore, sarebbe comunque disposto a fare cose tipo sposare una donna solo perché questo torna utile alle sue attività o cacciare deliberatamente i suoi dipendenti.
Come accennato nell’articolo precedente, questo tipo di personaggio userà una linea rigida ed elegante , i colori adatti saranno varie tonalità di nero, grigio, marrone, blu o rosso scuro.
In ambientazioni con ispirazioni precedenti al , diciamo, 1800 sarebbe possibile utilizzare anche colori vari e più sgargianti ma dal momento che non stiamo facendo un semplice lavoro di rievocazione, quanto la costruzione di un costume comunicativo all’interno di un gioco di ruolo, possiamo permetterci di modificare alcune regole secondo le nostre necessità. Certo, niente vi impedisce di vestire il vostro uomo d’affari di giallo canarino ma tenete presente che questo potrebbe inconsciamente confondere il prossimo circa il vostro modo di fare.
Sentitevi liberi di utilizzare stoffe decorate, all’interno dei colori “consigliati”, per mettere in mostra la vostra ricchezza ma non fatene un uso eccessivo, ricordate che il rigore passa sempre per la “semplicità”.
Cercate accessori raffinati e decorati, quelle cose che solo una persona ricca potrebbe permettersi e perché no, un bel bastone da passeggio con cui atteggiarsi e gesticolare – che in ambientazioni più antiche può essere sostituito con uno scettro o qualche altro orpello puramente decorativo.
Orologi da taschino, pugnali molto pacchiani (ricordate la sicurezza!), fazzoletti ricamati,cappelli sontuosi, anelli importanti sono tutti ben accetti, purchè modulati in base a quanto ritenete opportuno per il vostro personaggio.
Per quanto riguarda il “trucco e parrucco” , personaggi del genere non usano di certo
tenere chiome sciolte al vento. Sarebbe consigliabile una capigliatura corta e ben pettinata ma nel caso in cui doveste avere i capelli lunghi non disperatevi! Una bella coda di cavallo marziale e ben tirata indietro darà lo stesso effetto.
2. Il condottiero errante.
Il nostro personaggio è un uomo duro, che si è costruito da solo ed ha guadagnato tutti i suoi titoli e meriti. Non ha spazio per l’emotività perché è stata proprio quella che gli è costata la vita dei suoi compagni, sa che l’unico modo per uscire dalle situazioni difficili è usare la testa e lasciare fuori il cuore. Non sopporta le ricche ostentazioni di chi è nato con tutte le fortune, di chi si è trovato in mano un impero fatto e finito mentre lui sudava e sanguinava per le sue conquiste, fossero anche un tozzo di pane o un riparo per la notte.
Magari viene da un passato militare che ha lasciato alle spalle o che vive tutt’ora.
In questo caso abbiamo sempre l’uso di una linea rigida ma marziale piuttosto che elegante.
Per questo genere di personaggio può essere utile prendere riferimenti dalle uniformi militari dei periodi a voi utili e decidere se tenerla intera o prenderne solo parte, quanto rovinarla, se tenere eventuali medaglie o insegne.
Ci si può affidare agli stessi colori delle uniformi e integrare, a seconda delle epoche e delle ambientazioni, con canotte o camice ma fate attenzione che queste non siano del tutto pulite.
Ovviamente dovete lavare le cose, limitatevi a dare un effetto “invecchiato” al vostro costume, senza attentare alla salute dello staff o degli altri giocatori per la gloria del realismo!
Tornando al personaggio, in questo caso sarebbe poco adatto l’uso del nero , dal momento che non si tratta di qualcuno di ricco e potremmo azzardare anche qualche colore più emozionale, debitamente sbiadito verso il grigio o scurito dalla sporcizia, memoria lontana del mondo emotivo che una volta faceva parte di lui ma che ormai è finito sommerso da anni di esperienze.
Gli accessori di quest’uomo saranno diversi da quelli del precedente: l’orologio da taschino sarà arrugginito o con il quadrante rotto, il suo cappello funzionale ma logoro così come gli stivali, usurati e probabilmente recuperati da qualche cadavere per sostituire i precedenti andati distrutti nell’ultima marcia.
Un fazzoletto sporco ma incredibilmente delicato potrebbe essere il pegno di un’amante perduta con sofferenza, altra lezione impartita da una dura vita che ha voluto trasformarlo in un uomo duro e razionale. Un uomo che ha sofferto molto ma che ha capito il valore delle rinunce e quanto queste siano necessarie alla vittoria e dunque non esiterà a farne.
Capelli poco curati, magari sporchi ( usare del gel aiuta a ottenere l’effetto unto) o inutilmente tenuti costantemente sotto controllo con l’aiuto di un pettinino, nella speranza di mantenere un aspetto dignitoso. La barba incolta di chi non ha avuto modo o voglia di radersi per un po’ o, al contrario, il viso pulito di chi cerca di trovare dignità in piccoli gesti quotidiani.
A queste tipologie si possono affiancare quelle di uomini crudeli o feriti (come nel caso del nostro condottiero) e stratagemmi come oggetti fuori contesto o una cura maniacale per alcuni dettagli, possono aiutare ma avremo modo di approfondire questo aspetto in un altro articolo.